Le informazioni e le immagini contenute in questa pagina web, costituiscono una parte del progetto “Usi e Costumi delle Calabrie” del Servizio Civile UNPLI svolto dalla volontaria Carmen Morello nell’anno 2019/20.

Il progetto, svolto nel corso dell’anno 2019/20, ha favorito la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria, fatto di usanze, tradizioni, riti, canti e balli. L’obiettivo è stato quello di ideare e promuovere iniziative in grado di far conoscere ai giovani e ai più piccoli un’eredità culturale che rischia di scomparire.
Il progetto era incentrato sugli usi e sui costumi del paese di Amato.

“A Pigliata”

Il periodo di Pasqua è molto importante per gli abitanti del paese di Amato, che da alcuni anni partecipano alla realizzazione della Via Crucis animata.

La Via Crucis Animata, meglio nota come ‘A Pigliata’, o ‘A Pigghjata’ è “un genere teatrale popolare di argomento religioso”. Si tratta di una rappresentazione sacra “nella quale si evoca l’evento più atroce della storia dell’uomo, dove l’agonia di Gesù dà un’immagine di sofferenza trasversale. Con l’espressione ‘A Pigliata’ si intende la narrazione del ‘fatto religioso’ compiuta in maniera più articolata, rispetto alla semplice lettura o declamazione di un testo”. ‘A Pigliata’ indica la cattura di Gesù (letteralmente “la presa”), ma ne vengono anche rappresentati il processo, la condanna, la flagellazione, il cammino fino al Golgota, la crocifissione e infine la morte.

Dalla “Pigliata” alla Via Crucis Animata

Accompagnate dal coro parrocchiale e coordinate da una squadra di volontari che si occupano della regia, degli effetti sonori e delle sceneggiature, circa 60 persone, tra attori e comparse di ogni fascia d’età, rievocano la passione e la morte di Gesù lungo le vie del piccolo borgo del catanzarese, mettendo in scena le stazioni della Via Crucis, a partire dall’orto del Getsemani sino alla morte sulla croce. La narrazione segue in parte la sequenza delle 14 stazioni della Via Crucis, ma vengono anche aggiunte altre scene, per un totale di venti.

L’evento ha luogo ogni anno, nel giorno del Venerdì Santo, e attrae numerosi spettatori da diversi paesi limitrofi.

Ogni partecipante si impegna al massimo con pazienza, passione e dedizione. L’organizzazione di questa rappresentazione è lunga, complessa e impegnativa. Servono circa due mesi di tempo per preparare le parti recitate e provarle lungo le vie del paese.

L’idea di organizzare e mettere in scena una Via Crucis animata è nata alcuni anni fa, quando ci si è resi conto che alla funzione del Venerdì Santo partecipavano sempre meno persone e che si stava perdendo il significato di uno dei momenti più importanti della storia dell’uomo: la passione e la morte di Gesù Cristo, che si è immolato per salvare e redimere i peccatori.

Per non far scomparire una vecchia tradizione, ne è stata creata un’altra, che è una prosecuzione di quella già esistente, con ampliamenti e miglioramenti. Mentre prima la Via Crucis si svolgeva semplicemente leggendo i brani relativi alle 14 stazioni, ora le stazioni vengono messe in scena e recitate, non su un palcoscenico, bensì nelle piazze e nei punti più importanti e caratteristici di Amato. Ogni attore e ogni comparsa hanno una parte da imparare e interpretare.

I dialoghi vengono presi direttamente dal Vangelo, le scenografie e i costumi sono realizzati completamente a mano dai volontari del gruppo, prendendo spunto da film e  serie  televisive  sulla passione  di Cristo, in particolare Gesù di Nazareth (F. Zeffirelli, 1977) e The Passion of the Christ (M. Gibson, 2004). Da queste opere sono tratti anche alcune musiche e brani usati come sottofondo musicale, durante la rappresentazione.

Non è semplice realizzare la Via Crucis animata, c’è bisogno di tempo, passione, pazienza, duro lavoro e tanti sforzi; ma il risultato finale e i complimenti di chi assiste allo spettacolo sono la soddisfazione più grande per i volontari.

Il loro intento è quello di tramandare alle future generazioni una tradizione che rischiava di andare perduta e che invece è rinata, grazie alla volontà, alla tenacia e alla passione di alcuni abitanti di Amato.

Perché se è vero che la nostra cultura è parte della nostra identità, allora lo sono anche le nostre tradizioni, i nostri usi e i nostri costumi. E per far conoscere questo inestimabile patrimonio a chi verrà dopo di noi dobbiamo fare tutto il possibile, affinché rimanga vivo e non scompaia come polvere nel vento.

Se vuoi conoscere ancora di più sull’evento della Via Crucis Animata che si svolge ogni anno ad Amato, scarica la Relazione redatta dalla nostra volontaria del Servizio Civile UNPLI Carmen Morello, per l’anno 2019/2020!

Scarica la Relazione!

Alcune delle informazioni presenti in questa pagina web sono state raccolte da Carmen Morello, volontario del Servizio Civile UNPLI per l’anno 2019/2020, nell’ambito del progetto regionale “Usi e costumi delle Calabrie”

Le immagini, le foto e i video presenti in questa pagina web sono state gentilmente fornite ed appartengono a Fabio La Manna, Giuseppe Scalise e Carmen Morello.

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